DOMENICO GILIO: POESIA E FILOSOFIA DELLA VITA di Adeo Viti

  La nuova bella edizione di” La Cetonia sul cardo”, già proposta dalle Edizioni Telemaco ed ora divenuta più ampia sia nelle composizioni poetiche di Domenico Gilio sia nelle preziose tavole di pregevoli Artisti, conferma l’esistenza di quel filo rosso che tiene insieme la precedente silloge “Pagine Acheruntine” alle altre opere pubblicate nel tempo ( “Tenere Corrispondenze”, “ Il Tempo […]

Poesia e musica di Emiliano Negro

<< Noi >> Romani ci siamo fatti conoscere in tutto il mondo, nel bene e nel male. Ho l’impressione che qualcuno stia riscoprendo questa appartenenza geografica unica; siamo legati ai luoghi dove siamo nati, cresciuti ed educati. Abbiamo necessità di appartenenza; per formare e diversificare i tanti popoli che vivono sulla terra, la storia ha modellato l’umanità, come l’acqua che, […]

E’ in stampa La cetonia sul cardo (II edizione) “Parole liete, nate nella notte a dare luce all’anima”

“Parole liete, nate nella notte a dare luce all’anima“. (da “Prima erano le cose”. Domenico Gilio) Desidero ringraziare sentitamente Telemaco Edizioni che, volendo pubblicare alcune opere grafiche di mio padre su questa pregevolissima raccolta di poesie di Domenico Gilio, mi offre l’occasione per rinsaldare un sentimento molto caro alla mia famiglia: l’amore per la terra di Basilicata. Acerenza, città natale […]

In Biblioteca sulle tracce del nibbio (Dott. Angelo Schiavone)

Nel suo articolo “Il nibbio, uno dei più antichi elementi che caratterizzano l’identità di Acerenza”, Donato Pepe evoca la figura di Orazio “affascinato dal volo maestoso dei rapaci che allora come oggi solcano il cielo di Acerenza”. Altri autori latini furono interessati a questo nobile rapace. Ovidio nel descrivere una costellazione, narrò nei “Fasti” come il nibbio fu posto nel cielo stellato.
“Vi era un mostro che chi ne avesse bruciate le viscere poteva vincere gli eterni dei, Saturno l’uccise e già stava per darne le viscere alle fiamme quando Giove ordinò che le rapissero gli uccelli. Le portò il Nibbio che ebbe in premio il cielo”.

Presentato all’UniTre di Genzano di Lucania “La Divinaccia”, seconda pubblicazione di Nina Barile

Con la Divinaccia, la Barile, ha voluto dare seguito ai “Fattaridd”, affidando stavolta al linguaggio, piuttosto che a personaggi esemplari, il compito di narrare l’ ‘epopea’ in cui ha speso il fulcro della suo esistenza.
Basti una terzina a chiarire il senso dell’opera: “ Era la prim’ora du matin/ Qualche stèlle ancore stacij appecciate,/ Non me parije abbunghiann d’aria fine. (Erano le prime ore del mattino/ Qualche stella ancora brillava/ Non riuscivo a saziarmi dell’aria sana e sottile.)

Acerenza, il silenzio e le sirene di Angelo Schiavone

Alcune persone non sono più capaci di rimanere a lungo in silenzio e in solitudine”.
Fu alla ricerca di questo silenzio che tre anni fa, su invito di un mio caro amico che aveva acquistato casa ad Acerenza, mi ritrovai a passeggiare per le stradine del centro storico. Sul cornicione della Cattedrale una Sirena bicaudata attrasse la mia attenzione.

Sirena era il nome, nella Grecia antica, con cui venivano chiamate le ragazze vergini che si rifiutavano di donare la loro purezza agli Dei e che per questo furono trasformate in uccelli col volto di donna.

Presentazione del romanzo “La donna di rugiata” di Gianrocco Guerriero

“La donna di rugiada” come genere letterario risponde a tutti i requisiti del romanzo storico ma se vogliamo è qualcosa di più che un romanzo; è un poema alla femminilità che ci racconta o ci svela come l’esperienza umana si anima solo se illuminata da eros perché dove non c’è amore, non c’è luce, non c’è vita.
Da questo momento,cari lettori, “La donna di rugiada” vi appartiene. L’editore e l’autore hanno una sola speranza che venga accolto con benevolenza, entri nella sensibilità e nella cultura di questo territorio per dare a tutti un senso di leggerezza e di gioia.

Neuropsicologia delle emozioni nella letteratura e nell’arte

E’ stato dimostrato che il lato sinistro del volto mostra più intensamente le emozioni rispetto al controlaterale come evidenziato da una ricerca condotta presso l’Università di Melbourne su 1500 quadri del Cinquecento e del Seicento. I ricercatori Australiani hanno rilevato che il 68 % delle donne aveva esposto al ritrattista il profilo sinistro, quindi la parte del viso controllata dall’emisfero […]

Presentazione del libro “La Cetonia sul Cardo” di Domenico Gilio – Telemaco Edizioni

Il giorno 16 agosto 2011 è stato presentata ad Acerenza, in piazza Fossato, la silloge di Domenico Gilio “La Cetonia Sul Cardo”.

Sono intervenuti il critico Mario Ciola, i poeti Aniello Ertico e Marisabell Calitri.

Ha letto alcune liriche l’artista Mimma Congedo da Milano.

Hanno contribuito ad allietare la serate le bambine della scuola di danza ALMA LATINA di Marina Pepice.

La Cetonia sul cardo – nata critica di Aldo Onorati

Domenico Gilio è poeta in continuo svolgimento. Non stupisce questa crescita speculativa, fusa, in modo osmotico, alla perizia tecnica, la quale, lungi dall’isterilire il battito lirico, lo rafforza, lo inquadra dentro certe realtà trasfigurate, ove non il simbolo, ma la lacerazione di ordine metafisico porta a risultati sorprendenti. Ma procediamo con ordine. “La cetonia sul cardo” è una silloge breve, […]